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Lombardia Primo Mercato Immobiliare d’Italia

 

Nel 2018 La Lombardia si conferma come il primo mercato immobiliare d’Italia, concentrando il 22,8 per cento delle compravendite residenziali nazionali. Rispetto al 2017 la crescita delle transazioni nella regione ha vissuto un’ulteriore accelerata, aumentando del 13,8 per cento. Questi sono alcuni dei dati del Rapporto 2018 sul mercato immobiliare della Lombardia, presentato a Milano da Scenari immobiliari in collaborazione con portali immobiliari Italiani.

Il numero di compravendite concluse in Lombardia dovrebbe attestarsi entro la fine dell’anno a 140mila unità immobiliari, contro le 123mila registrate nel 2017 in uno scenario nazionale di 610mila transazioni (in crescita dell’8,9 per cento sull’anno precedente). «La Lombardia – spiega Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari – ha lo stesso numero di compravendite del Portogallo e si avvicina all’intera Polonia, confermandosi anche nel 2018 come un mercato a parte rispetto al resto del Paese. Le previsioni per il 2019 rimangono positive sia a livello lombardo sia a livello nazionale. In particolare, nel 2019 le compravendite in Lombardia dovrebbero attestarsi a quota 158mila, per poi raggiungere le 180mila unità durante il 2020, superando il record storico di 165mila transazioni del 2007».

In riferimento ai prezzi, nel 2018 in Lombardia i prezzi medi di vendita sono tornati al 95,8 per cento del valore nominale registrato nel 2007, con una crescita dell’1,2 per cento rispetto al 2017. In Italia, invece, in media le quotazioni hanno proseguito la propria discesa, per quanto rallentata, perdendo lo 0,1 per cento sull’anno precedente e fermandosi a quota 83,9 per cento dei valori rilevati nel 2007.

Il 2019 in Italia si dovrebbe caratterizzare per un arresto del calo dei prezzi medi delle abitazioni, che rimarranno invariati rispetto al 2018, mentre in Lombardia è prevista una lieve accelerata della crescita delle quotazioni, con un incremento nell’ordine dell’1,5 per cento. E nel 2020 si dovrebbe arrivare a una crescita dei prezzi del 4,2 per cento, assistendo al contempo anche a un primo ricarico dei prezzi a livello nazionale, attorno all’1 per cento rispetto ai valori registrati nel 2018, pur rimanendo ancora stabilmente al di sotto dei valori precrisi.

 

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